Giro d’Italia 2022, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2022.

TOP

Arnaud Demare (Groupama-FDJ): Il velocista transalpino perde contatto sulla salita di Portella Mandrazzi, a più di 100 chilometri dall’arrivo, ma grazie anche all’aiuto dei compagni di squadra riesce a contenere il ritardo dal gruppo e a rientrare al termine della successiva discesa. Nel finale, sempre ben pilotato dai compagni, scatena poi tutta la sua potenza e domina la volata, dimostrando una gran condizione e di essere tornato ad alti livelli dopo alcuni mesi non propriamente positivi.

Biniam Girmay (Intermarché-Wanty-Gobert): Anche oggi, il talento eritreo è lì davanti con i migliori velocisti, chiudendo al quinto posto sul traguardo di Messina una volata che quasi lo vede finire contro le transenne per colpa di Phil Bauhaus, che lo costringe quindi anche a smettere di pedalare. Alla fine arriva comunque un piazzamento ottimo per la classifica della Maglia Ciclamino, soprattutto considerando che Van Der Poel non prende punti.

Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech): Supera senza problemi l’ascesa di Portella Mandrazzi, dove la sua squadra dà anche una mano alla Alpecin-Fenix ad alzare l’andatura per staccare gli altri velocisti, mentre nel finale è ben posizionato a ruota dei suoi compagni di squadra, ma nel caos che si viene a creare dopo l’ultima curva perde la ruota di Rick Zabel, rimanendo un po’ chiuso. È poi abile a trovare lo spazio giusto per uscire, trovando infine un terzo posto che dimostra che la gamba c’è.

FLOP

Caleb Ewan (Lotto Soudal): È il primo dei velocisti a staccarsi sulla salita di Portella Mandrazzi (anche per colpa di una foratura), scollinando con un ritardo che rende vano qualsivoglia inseguimento da parte dei compagni di squadra. Considerando che ha già ammesso che non concluderà il Giro, questa è un’altra occasione persa per lo sprinter australiano, che dovrà cercare di invertire il trend negativo se vorrà provare a lasciare traccia di sé in questo Giro.

Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl): Come Ewan, il velocista britannico perde contatto sull’unica salita di giornata, scollinando con più di tre minuti di ritardo dal gruppo. Lui e la sua squadra però non demordono, avvicinandosi fino a 1’20” ma non riuscendo a completare il ricongiungimento e spendendo così energie preziose, che forse sarebbe stato più utile conservare in vista della tappa di domani, sicuramente più adatta alle sue caratteristiche.

Alberto Dainese (Team DSM): Purtroppo, il 24enne non riesce ancora a fare quel salto di qualità che ci si attendeva da lui dopo i piazzamenti alla Vuelta dello scorso anno. Un nono e un settimo posto nelle due volate fatte finora è troppo poco considerando il talento di cui il 24enne è dotato.

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